Lotta per l'autonomia differenziata: Messina si unisce alla battaglia

La città di Messina si unisce alla lotta contro l'autonomia differenziata. Il Comitato promotore ha iniziato la raccolta di firme, sottolineando che la battaglia è per difendere i diritti e il futuro. La conferenza stampa si è tenuta nella sede della Uil, dove il Comitato provinciale per il referendum abrogativo dell'autonomia differenziata ha ribadito che si tratta di una riforma profondamente sbagliata e iniqua, che potrebbe portare a divisioni sociali e territoriali nel nostro Paese.

In Calabria, i sindaci dei cinque capoluoghi di provincia sono in disaccordo con l'Anci regionale sul tema dell'autonomia differenziata. La polemica, che è nata nei mesi scorsi, ha raggiunto il suo apice durante il Consiglio dell'associazione, convocato per esprimere una posizione unitaria dei sindaci calabresi sul Ddl Calderoli.

A Cremona, è stato costituito il Coordinamento provinciale per l'abrogazione totale della legge Calderoli sull'autonomia differenziata. Questo coordinamento rappresenta una declinazione locale del comitato nazionale "Una firma per l’Italia", il cui obiettivo è raccogliere almeno 500.000 firme a livello nazionale entro la fine di settembre per avviare il percorso referendario.

I delegati all'assemblea nazionale della Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, rappresentando oltre 150mila soci distribuiti sull'intero territorio italiano, hanno dato ampio mandato alla presidenza affinché esprima la totale adesione del sodalizio alla campagna di raccolta firme per l'indizione di un referendum abrogativo della legge denominata "Autonomia differenziata".

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