Caldo estremo in Arabia causa morte di pellegrini alla Mecca

L'Arabia Saudita ha confermato la morte di almeno 1.301 persone durante l'hajj, il pellegrinaggio annuale a La Mecca. La maggior parte delle vittime erano pellegrini "non registrati". Questa non è la prima volta che il pellegrinaggio si trasforma in una tragedia, ma questa volta, più che la ressa, è stato il caldo eccezionale a causare la maggior parte delle morti.

Le temperature hanno raggiunto livelli eccezionali, superando i 50 gradi, causando la morte di anziani, malati e diverse donne durante i riti tradizionali. I colpi di calore possono causare la morte. Cuore, polmoni e organi interni possono subire seri danni se la temperatura corporea supera i 41°C e in condizioni di disidratazione ciò può avvenire con facilità, soprattutto se la temperatura dell'aria supera i 44/45°C.

I numeri della strage, 1.300 morti, potrebbero essere anche minori di quelli realmente verificatesi. Questo solleva interrogativi sui preparativi sauditi per l'Hajj. Più di 1.300 persone sono morte nel caldo estremo in Arabia Saudita durante il pellegrinaggio islamico alla città santa della Mecca questo mese, sollevando interrogativi sui preparativi del Paese.

La morte di così tanti pellegrini durante l'Hajj ha sollevato interrogativi sui preparativi sauditi. La tragedia ha messo in luce la necessità di migliorare le misure di sicurezza e di preparazione per affrontare le condizioni climatiche estreme durante il pellegrinaggio. La comunità internazionale attende ora una risposta adeguata da parte delle autorità saudite.

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