Il concordato preventivo biennale: una nuova opportunità per i contribuenti forfetari

Il concordato preventivo biennale è ora accessibile ai contribuenti forfetari. Questa nuova misura, annunciata il 17 luglio 2024, permette alle persone fisiche che esercitano attività d'impresa, arti o professioni e applicano il regime forfetario di aderire alla proposta di Concordato del Fisco. L'adesione è possibile solo per coloro che non hanno debiti tributari riferiti al periodo d'imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta.

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha approvato, con un Decreto del 15 luglio 2024, la nota metodologica alla base del software di calcolo del reddito per l'accordo preventivo per il Fisco. Questo software elabora la proposta di concordato sulla base della metodologia approvata, utilizzando i dati indicati dal contribuente nella dichiarazione dei redditi e le informazioni desunte dalle banche dati relative agli ISA, anche relative ad annualità pregresse.

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul suo sito un comunicato stampa il 16 luglio 2024, informando i contribuenti in regime forfetario sulla proposta di concordato preventivo. Questa proposta può essere compilata nel quadro LM del modello Redditi 2024 per l'anno d'imposta 2023 tramite il servizio RedditiOnline, oppure tramite l'applicativo della dichiarazione precompilata. La proposta di concordato per il contribuente forfetario deve essere accettata entro il 15 ottobre 2024, anche se si attende la modifica del decreto correttivo all'esame delle commissioni parlamentari che sposta al 31 ottobre il termine di presentazione.

La commissione Finanze della Camera, seguendo l'esempio dei colleghi del Senato, ha chiesto al governo di concedere a chi aderisce al concordato preventivo biennale un'imposta sostitutiva opzionale sul maggiore reddito concordato con il fisco. Questa richiesta rappresenta un cambio in corsa delle regole fissate con il decreto dello scorso febbraio e con le norme attuative e il correttivo arrivati a giugno. La motivazione sembra essere il timore che la misura si riveli un insuccesso.

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