Fascicolo sanitario elettronico: un bilancio dopo la scadenza per l'opposizione

Il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) è stato al centro di un grande dibattito nelle ultime settimane. La scadenza fissata al 30 giugno per presentare l'opposizione al trasferimento dei dati pregressi al 2020 ha sollevato numerose questioni.

Quasi 15 mila persone in Toscana e 284 mila in tutta Italia hanno espresso opposizione all'inserimento dei loro dati nel FSE, delle quali circa 750 e 25.113 rispettivamente sono minorenni. Questi numeri, sebbene rappresentino solo lo 0,5 percento della popolazione, hanno mostrato una crescita significativa nelle ultime settimane.

Nonostante l'aumento delle opposizioni, Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, ha sottolineato l'ampia accettazione di questo strumento innovativo. Secondo Butti, il numero di cittadini che hanno fatto opposizione è esiguo, dimostrando che la maggior parte delle persone vede il FSE come un mezzo per promuovere un'assistenza sanitaria più efficiente e sicura.

Ora che i termini per le opposizioni sono scaduti, il futuro del FSE è ancora da definire. Tuttavia, è chiaro che questo strumento ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti i dati sanitari in Italia. Nonostante le controversie, il FSE rappresenta un passo importante verso un sistema sanitario più digitale e integrato.

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