Pontida, parla Salvini ma il pratone di Pontida non è pieno

- Alle ore 13.45 è iniziato l’intervento del segretario Matteo Salvini al raduno della Lega, ma il pratone di Pontida ha ancora diversi spazi vuoti. Dietro le prime file compatte sotto il palco tra le bandiere, le distanze tra i militanti leghisti aumentano e sul fondo del prato recintato dai gazebo delle varie regioni italiane, complice anche il fango, ci sono grandi spazi rimasti vuoti. Pontida, lo storico speaker Daniele Belotti rimpiazzato: «Avvisato il giorno prima, ora faccio salamelle» “Mi hanno avvisato il giorno prima, ma non c'è nessun problema, dopo tanti anni si può cambiare. Adesso vado al bar a lavorare”. Lo dice Daniele Belotti lo storico speaker di Pontida rimpiazzato dal vocalist dell’Inter a San Siro, Mirko Mengozzi. “Pontida -continua Belotti- non è chi presenta, ma gli ideali di autonomia e di essere padroni a casa propria e la scritta là c’è ancora. Un consiglio a Salvini? Cambia squadra, passa all’Atalanta”. "Salvini è un eroe. Porteremo i migranti irregolari a Bruxelles": Orban acclamato dai leghisti a Pontida “Noi festeggiamo Salvini come un eroe, perché ha chiuso i confini e ha difeso le case degli italiani. Anzi, lui ha difeso anche l’Europa. Meriterebbe un’onorificenza e non procedimenti penali”. Così il premier ungherese, Viktor Orban, leader di Fidesz, ha cominciato il suo intervento sul palco del raduno della Lega di Pontida. Applaudito dai militanti del Carroccio, Orban ha attaccato la sinistra e soprattutto l’Unione europea: ” Se continueranno a darci sanzioni, noi da Budapest i migranti li porteremo a Bruxelles e li deporremo davanti agli uffici di Bruxelles. L'esordio di Viktor Orbán sul palco di Pontida: "I migranti li porteremo a Bruxelles. Salvini è un eroe. L'Ue deve essere occupata" “L’Italia è degli italiani, l’Ungheria è degli ungheresi. Bruxelles deve essere occupata“. Viktor Orbán lo urla dal palco di Pontida. Per il primo ministro ungherese è l’esordio sul “sacro suolo” della Padania. E per la Lega è lui la guest star della giornata, così come l’anno scorso lo è stata Marine Le Pen. Orbán prova a scaldare i militanti del Carroccio. Ci riesce parlando di famiglia “tradizionale”, di immigrazione e di Salvini “eroe” che difende i confini.

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