Vasco Rossi presenta "Vivere/Living" a Modena

- Modena – Raccontare con la parola scritta una vita spericolata non è semplice, ma Vasco Rossi, da sempre, ci prova con quel mezzo di comunicazione universale che è la musica. Le sue canzoni, capaci di sincronizzarsi con le emozioni di persone diverse e di flirtare con i ricordi privati di ciascuno, sono ora protagoniste di un nuovo progetto editoriale. Alcune di queste canzoni, persino, possono vivere anche spogliate della musica: è questa la sfida che Vasco ha accettato con "Vivere/Living", una raccolta d’arte a tiratura limitata, edita da Galleria Mazzoli, che comprende una selezione di testi delle sue canzoni tradotti in inglese.

Il libro, presentato ieri al Teatro Storchi di Modena, è composto da 500 copie, il cui incasso sarà destinato al Gruppo Abele. Vasco, visibilmente emozionato, ha raccontato di quando, a undici anni, arrivava da Zocca con la corriera, che si fermava proprio davanti al teatro, per andare a scuola di canto dal maestro Boloncini. "Sono un po’ frastornato. Non ho mai imparato a parlare in pubblico," ha confessato il rocker, "ho sempre e solo cantato. Sono cinquant’anni che non faccio altro."

L’evento ha visto un Vasco Rossi diverso dal solito, lontano dagli stadi e dalle folle oceaniche, ma non per questo meno carismatico. Sul palco del Teatro Storchi, l’istrione disarmato – seppur mitologicamente potente – sembrava davvero il ragazzino calato da Zocca al capoluogo emiliano. Vasco ha ricordato con nostalgia i suoi primi passi nel mondo della musica, quando, ancora adolescente, frequentava le lezioni di canto a Modena.

"Vivere/Living" non è solo un libro, ma una carezza, come lo ha definito lo stesso Vasco, dopo tanti schiaffi presi nella vita per le sue provocazioni artistiche. Le parole di Vasco, senza la musica e anche senza la lingua italiana, acquistano una nuova dimensione, dimostrando che la potenza delle sue liriche va oltre le note e le barriere linguistiche.

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