Caos treni a Roma, sospeso il contratto con la ditta responsabile del guasto

- Dopo un'estate caratterizzata da continui ritardi e disservizi, l'autunno non sembra aver portato miglioramenti per i passeggeri dei treni italiani. L'ultimo episodio di caos ferroviario si è verificato ieri nel nodo di Roma, tra le stazioni di Termini e Tiburtina, dove sono scomparsi dai binari non meno di 100 treni, mentre quelli rimasti hanno accumulato ritardi fino a 200 minuti. La situazione ha portato alla sospensione del contratto tra Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e la ditta Str92, responsabile dell'intervento sulla tratta Parco Prenestino-Roma Termini, dove si è verificato il danno alla linea.

Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso fin da subito l'esigenza di verificare l'accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza. Salvini ha dichiarato: "Mi chiedo come sia possibile che in una potenza industriale si fermi tutto per un chiodo piantato da un operaio". La circolazione dei treni è tornata regolare oggi, ma i disagi di ieri hanno lasciato migliaia di passeggeri bloccati in attesa di un treno che spesso non è mai arrivato.

La firma della sospensione del contratto è avvenuta dopo le necessarie verifiche, e RFI ha precisato che "in questo momento la circolazione si svolge regolarmente su tutta la rete ferroviaria nazionale". Tuttavia, eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti. La situazione ha sollevato numerose critiche e polemiche, con molti che si chiedono come sia possibile che un singolo guasto possa causare tali disagi in un sistema ferroviario di un paese industrializzato.

L'episodio ha messo in luce le fragilità del sistema ferroviario italiano, che sembra incapace di garantire un servizio efficiente e puntuale. I passeggeri, sia pendolari che viaggiatori occasionali, si trovano spesso a dover affrontare ritardi e disservizi, nonostante i costi elevati dei biglietti. La speranza è che episodi come quello di ieri possano portare a una riflessione più approfondita sulle necessità di investimento e manutenzione della rete ferroviaria, per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

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