Il nuovo volto della flat tax in Italia

Il Governo italiano ha recentemente approvato un decreto attuativo della delega fiscale, introducendo significative novità nel sistema fiscale del paese. Tra le misure più rilevanti, spicca l'introduzione di una flat tax per imprese, professionisti e lavoratori autonomi, con l'obiettivo di incentivare la sottoscrizione di un patto con l'Agenzia delle Entrate.

La flat tax, o imposta fissa, è stata introdotta per rendere più appetibile il concordato preventivo proposto dall'Agenzia delle Entrate. Questo concordato prevede un prelievo fisso tra il 10 e il 15% sul reddito dichiarato, sostituendo l'aliquota marginale che può arrivare oltre il 40%. L'obiettivo è di favorire la sottoscrizione del patto con il fisco sulle tasse da pagare nel 2024 e nel 2025, in cambio dell'azzeramento dei controlli.

Il testo definitivo del nuovo accertamento sintetico non è ancora pronto. Tuttavia, è stato approvato in consiglio dei ministri e i tecnici stanno lavorando alle limature tecniche. L'idea alla base di questa riforma è quella di colpire la grande evasione, spesso legata al malaffare, lasciando in pace chi ha avuto un aumento di spesa dovuto, ad esempio, alla vendita di un immobile o al ricevimento di un'eredità.

Infine, il decreto prevede anche una rottamazione delle vecchie cartelle esattoriali, con una scadenza fissata al 15 settembre. Questa misura si inserisce in un quadro più ampio di semplificazione e digitalizzazione dell'interazione tra contribuenti e Agenzia delle Entrate, con l'obiettivo di rendere più efficiente e trasparente l'intero sistema fiscale.

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