Biden e Starmer frenano sull'uso dei missili a lungo raggio contro la Russia

- Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno recentemente discusso la possibilità di consentire all'Ucraina di utilizzare missili a lungo raggio forniti dall'Occidente per colpire obiettivi all'interno della Russia. Tuttavia, la decisione è stata rimandata, suscitando reazioni contrastanti e minacce da parte della Russia.

Durante l'incontro alla Casa Bianca, Biden e Starmer hanno riaffermato il loro sostegno all'Ucraina, ma hanno evitato di prendere una posizione definitiva sull'uso dei missili Storm Shadow di produzione britannica. Questa mossa è stata interpretata come una cautela strategica, volta a evitare un'escalation del conflitto con la Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha già avvertito che l'uso di tali armi potrebbe portare a una guerra diretta tra la NATO e Mosca.

La decisione di non autorizzare immediatamente l'uso dei missili a lungo raggio riflette la complessità della situazione geopolitica. Da un lato, c'è la necessità di sostenere l'Ucraina nella sua difesa contro l'aggressione russa. Dall'altro, c'è il rischio di provocare una reazione militare da parte della Russia, che potrebbe avere conseguenze devastanti per la sicurezza globale.

L'incontro tra Biden e Starmer ha anche evidenziato le divergenze all'interno dell'alleanza occidentale riguardo alla strategia da adottare nei confronti della Russia. Mentre alcuni paesi membri della NATO sono favorevoli a un approccio più aggressivo, altri preferiscono una linea più prudente, temendo le ripercussioni di un conflitto diretto con Mosca.

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