Venezia 81. Un Bilancio Tra Successi e Criticità

- La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, giunta alla sua 81esima edizione, ha chiuso i battenti con un bilancio complesso. Da un lato, il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, ha parlato di un "clamoroso successo", evidenziando un aumento del 12% nelle vendite di biglietti e abbonamenti. Dall'altro, emergono criticità che non possono essere ignorate.

Il dato più eclatante è sicuramente l'incremento delle vendite, segno di un interesse crescente da parte del pubblico. Questo successo è stato attribuito a una programmazione ricca di star e glamour, capace di attirare l'attenzione mediatica e di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. Tuttavia, questo non basta a nascondere le ombre che si allungano su un festival che, pur mantenendo un alto livello di spettacolarità, sembra aver perso parte della sua anima artistica.

La direzione di Alberto Barbera, giunta alla sua tredicesima edizione consecutiva, mostra segni di stanchezza. La struttura organizzativa del festival appare logora e prevedibile, incapace di rinnovarsi e di rispondere alle nuove sfide del panorama cinematografico internazionale. Questo è un problema che va oltre la qualità dei singoli film selezionati, toccando il cuore stesso della manifestazione.

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