Tumori in crescita tra i giovani: l'allarme degli esperti

Negli ultimi anni, le statistiche sui tumori hanno sollevato crescenti preoccupazioni, non solo per l'aumento complessivo dei casi, ma anche per un fenomeno particolarmente allarmante: la diffusione della malattia tra i giovani. Nonostante i progressi nella salute pubblica e una maggiore consapevolezza rispetto a molte patologie, i dati recenti mostrano che le generazioni più giovani stanno affrontando un rischio crescente di sviluppare alcuni tipi di cancro.

Secondo una ricerca dell'American Cancer Society, i casi di tumore tra i millennials, ovvero i nati tra i primi anni '80 e la metà degli anni '90, sono in aumento. Anche la generazione X, composta dai nati tra il 1965 e il 1980, presenta un rischio maggiore di ammalarsi di 17 tipi di cancro rispetto alle generazioni precedenti. Gli epidemiologi hanno osservato che alcuni tumori colpiscono i giovani adulti di oggi più di quanto non abbiano colpito in passato i loro genitori.

Le evidenze erano già abbastanza forti, in particolare per il tumore del colon-retto. Non è un caso che il recentissimo congresso sui tumori gastrointestinali abbia dedicato ampio spazio a questo argomento. Tuttavia, anche altri tipi di tumore, come quelli della mammella, della prostata e del polmone, stanno mostrando un aumento tra i giovani.

Nonostante l'aumento dei tumori, gli screening preventivi sono in diminuzione. Gli esperti sottolineano l'importanza di sottoporsi a controlli regolari per individuare precocemente eventuali anomalie. Inoltre, l'intelligenza artificiale potrebbe giocare un ruolo cruciale nel migliorare la diagnosi precoce e l'efficacia degli screening, aiutando a ridurre il numero di nuovi casi.

Nei prossimi due decenni, il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche in Italia aumenterà in media dell'1,3% per anno negli uomini e dello 0,6% nelle donne. Questa crescita riguarderà anche i tumori più frequenti, come il tumore della mammella nelle donne (+0,2% per anno), il tumore della prostata negli uomini (+1,0% per anno) e quello del polmone in entrambi i sessi (+1,3% per anno).

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