Khamenei, "L'attacco del 7 ottobre ha riportato i sionisti a 70 anni fa"

- Il 7 ottobre, in occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele, la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha rilasciato un messaggio su X, scritto in lingua ebraica, in cui ha affermato che l'operazione "alluvione Al-Aqsa" ha riportato il regime sionista a 70 anni fa. Durante una cerimonia a Teheran, Khamenei ha premiato il generale Ali Hajizadeh, comandante della divisione aerospaziale dei pasdaran, con la medaglia "Ordine della Conquista" per il suo ruolo nella rappresaglia contro Israele. Questo riconoscimento, conferito alla presenza di numerosi ufficiali, è stato accompagnato da un discorso in cui Khamenei ha sottolineato la prontezza dell'Iran a rispondere a qualsiasi scenario, qualora Tel Aviv decidesse di attaccare.

Nel suo discorso durante la preghiera del venerdì, Khamenei ha dichiarato che ogni attacco a Israele è un servizio all'umanità, legittimando l'attacco del 7 ottobre. Ha colto l'occasione per commemorare l'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano a Beirut, e ha ribadito che la resistenza prosegue. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi ufficiali, in una coreografia che ha voluto sottolineare la determinazione di Teheran a mantenere la sua posizione di forza nella regione.

L'Iran, secondo Khamenei, ha attaccato Israele come parte di una "nuova equazione" teorizzata già ad aprile, quando si verificò il primo attacco missilistico diretto contro lo Stato ebraico. Ai funerali di Nasrallah, Khamenei si è presentato con un fucile al fianco, minacciando il grande nemico e dichiarando che l'attacco su Tel Aviv e Gerusalemme è stato legittimo, definendo i missili lanciati come la punizione minima. Dietro le parole della Guida suprema si cela la questione della "nuova equazione" del Medio Oriente, che Teheran ha iniziato a delineare mesi fa, con l'obiettivo di ridefinire i rapporti di forza nella regione.

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