Atti vandalici gravi, vittima un club di Serie A

- Il lato oscuro del calcio emerge sempre più chiaramente, con atti vandalici che colpiscono il quartier generale di un club di Serie A. La criminalità negli stadi, che negli anni '70 e '80 era un luogo di adescamento per estremisti politici, si è evoluta in un covo di delinquenti e spacciatori di droga. L'indagine in corso evidenzia un nuovo modo di tenere sotto scacco le società di calcio, con club gloriosi e blasonati come Inter e Milan nel mirino.

Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, è stato sentito dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano nell'ambito dell'inchiesta Doppia Curva della Direzione distrettuale antimafia. Sebbene non sia indagato, il suo nome è emerso nelle carte dell'inchiesta che ha portato all'azzeramento dei vertici delle due curve. Dopo Inzaghi, sarà il turno del vicepresidente Javier Zanetti e del difensore del Milan Davide Calabria.

L'inchiesta ha rivelato intercettazioni che mostrano la paura dei dipendenti dell'Inter, i quali non si sentono sufficientemente tutelati dal club nonostante siano sempre informati. Un dipendente ha dichiarato: "Mi sono reso conto tardi che questi sono pericolosi". Le intercettazioni evidenziano un rapporto di sudditanza tra i club e gli ultras, con l'Inter che sembra essere la più inguaiata.

In una delle intercettazioni, un ultrà ha confermato di aver attuato uno "sciopero del tifo" in occasione della finale di Coppa Italia a causa della situazione di stallo sulla vicenda biglietti.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo