Operazione militare israeliana nel sud del Libano

- Nel sud del Libano, le Forze di difesa israeliane hanno avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah. Questo intervento, che ha visto la partecipazione di circa 15.000 soldati israeliani, è stato accompagnato da un raid aereo su Beirut, che ha causato la morte di Suhail Hussein Husseini, comandante del quartier generale di Hezbollah. Secondo l'Idf, Husseini svolgeva un ruolo cruciale nel trasporto di armi tra l'Iran e l'organizzazione paramilitare sciita libanese.

Nel villaggio di Maroun Al Ras, teatro di alcune delle battaglie più sanguinose del conflitto del 2006, i soldati israeliani si trovano nuovamente a combattere contro i paramilitari di Hezbollah. Diciotto anni fa, le perdite tra gli israeliani avevano spinto lo stato maggiore a richiamare i riservisti, poiché i militari di leva e di carriera non erano sufficienti per invadere il Sud del Libano.

Nel frattempo, negli ospedali libanesi, la situazione è critica. Sausan, una bambina di sei anni, è ricoverata in terapia intensiva nell'ospedale di Rayak, al confine della valle della Beka’a, dopo essere stata colpita da schegge durante un bombardamento israeliano. Il dottor Raific Haidar, neurochirurgo dell'ospedale, ha raccontato che la piccola è stata operata già tre volte, poiché le risonanze evidenziano continuamente nuovi frammenti nel cranio.

La nuova strategia di Hezbollah, che ha circondato le basi di Unifil, sembra puntare a una resistenza prolungata.

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