Mare e laghi italiani in crisi: il bilancio di Legambiente per l'estate 2024

L'estate 2024 ha portato alla luce una situazione preoccupante per i mari e i laghi italiani. Secondo il bilancio finale delle campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi di Legambiente, il 36% dei 394 punti campionati in 19 regioni è risultato "oltre il limite" di inquinamento. Di questi, 101 punti sono stati giudicati "fortemente inquinati" e 39 "inquinati".

Le principali minacce per le acque italiane sono la mala depurazione, gli scarichi abusivi e l'inquinamento, aggravati dall'accelerazione della crisi climatica. Le intense piogge mettono sotto pressione i sistemi di depurazione, causando un aumento dell'inquinamento.

Le foci dei fiumi, i canali e i corsi d'acqua che sfociano in mare o nei laghi si confermano i punti più critici. Il 47% dei prelievi complessivi è avvenuto presso le foci dei fiumi e, in questi casi, il 59% dei campioni ha ricevuto un giudizio "oltre il limite".

I risultati sono migliori nelle acque lacustri e marine delle aree di maggior afflusso di bagnanti e in prossimità di punti critici. Solo il 14% dei campioni prelevati in queste zone ha ricevuto un giudizio negativo.

Particolare attenzione è stata rivolta al lago d'Iseo, dove cinque delle sei zone costiere monitorate sono risultate fortemente inquinate. Le tre zone bergamasche sono tutte in condizioni di allerta.

La campagna di rilevamento di Legambiente, giunta alla diciannovesima edizione, ha evidenziato che più di un terzo dei mari e dei laghi italiani è fuori norma in termini di inquinamento microbiologico. Su 265 campioni raccolti in 15 regioni costiere, il 37% è risultato oltre i limiti di legge, una percentuale in crescita rispetto agli anni precedenti.

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