Peste suina africana in Piemonte: un piano di interventi urgenti per contrastare l'epidemia

La peste suina africana (PSA) rappresenta una minaccia significativa per l'industria suinicola del Piemonte, una risorsa economica di grande importanza per la regione. Di fronte a questa sfida, l'Assessore regionale all'Agricoltura, Paolo Bongioanni, ha annunciato l'inclusione dei distretti suinicoli del Piemonte nel Piano Regionale di Interventi Urgenti (Priu) per il contrasto alla PSA.

Il Priu prevede una serie di misure volte a eliminare il rischio di contagio e a proteggere gli allevamenti suinicoli. Tra queste, la più drastica è l'abbattimento di tutti i cinghiali presenti in una fascia di 15 km attorno ai distretti suinicoli, con l'obiettivo di eradicare completamente la specie dalla zona. Questa decisione è stata presa per eliminare qualsiasi possibile rischio di contagio e conseguente danno agli allevamenti suinicoli.

Le squadre cinghialiste, che svolgono un lavoro di controllo della popolazione di cinghiali durante tutto l'anno, chiedono rispetto per il loro impegno e coinvolgimento nelle decisioni. Rivendicano un ruolo attivo nei tavoli decisionali, sottolineando che le risorse economiche per il risarcimento dei danni provengono esclusivamente dalle tasche dei cacciatori.

Recentemente, è stato segnalato un caso di PSA in un piccolo allevamento di Besate, nel Milanese. Le autorità si sono immediatamente attivate e tutti i capi saranno abbattuti nel più breve tempo possibile. L'associazione Assosuini ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando la necessità di un intervento rapido ed efficace.

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