L'addio a Comunardo Niccolai, il principe degli autogol

Comunardo Niccolai, noto per le sue autoreti e soprannominato "autogoleador", ci ha lasciato all'età di 77 anni. Nato con un nome insolito, imposto dal padre calciatore e antifascista per celebrare la Comune di Parigi, Niccolai ha sempre mostrato un'attitudine alla stranezza.

Niccolai ha avuto una carriera di successo che lo ha visto vestire le maglie della Torres, del Cagliari e del Perugia. È stato un componente fondamentale della squadra del Cagliari che nel 1970 ha conquistato il tricolore. Inoltre, ha fatto parte della spedizione azzurra ai Mondiali del Messico nello stesso anno.

Dopo la sua carriera da calciatore, Niccolai ha assunto il ruolo di tecnico federale. Ha lanciato nelle giovanili azzurre talenti come Gianluigi Buffon e Francesco Totti e ha allenato anche la nazionale femminile.

La notizia della sua morte ha suscitato grande tristezza tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Paolo Esposito, giornalista e conduttore della trasmissione Area di Rigore, ha pubblicato un messaggio sui social in suo ricordo, sottolineando come lo Scudetto vinto con il Cagliari valga 20 Scudetti delle ricche squadre del Nord di allora.

Niccolai se n'è andato, stroncato da un malore all'età di 77 anni nell'ospedale di Pistoia. Il suo ricordo rimarrà indelebile nel cuore dei tifosi e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo sia come calciatore che come persona. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo del calcio italiano.

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