Inzaghi in procura per l'inchiesta "Doppia Curva"

- L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, è stato ascoltato questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Milano nell'ambito dell'indagine "Doppia Curva", che ha portato all'arresto di diversi ultras delle curve milanesi. Inzaghi, convocato come persona informata sui fatti, ha risposto alle domande degli inquirenti per chiarire i rapporti e le presunte pressioni subite da Marco Ferdico, uno dei capi della curva attualmente in carcere. Ferdico, secondo quanto riportato nell'ordinanza cautelare, avrebbe esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la società, e in particolare con Marotta, per ottenere ulteriori 200 biglietti per la finale di Champions League a Istanbul.

L'interrogatorio di Inzaghi, avvenuto in un ufficio esterno alla Questura di Milano, è durato parecchio, con il tecnico che ha fornito risposte esaurienti a tutte le domande poste dagli investigatori. L'inchiesta, che mira a fare luce sulle dinamiche interne alle curve dell'Inter e del Milan, ha già visto coinvolti altri esponenti di rilievo del mondo calcistico, tra cui Marotta, Zanetti, Barella e Calabria del Milan, che verranno sentiti nei prossimi giorni.

La vicenda, che ha portato alla luce un nuovo modo di esercitare pressioni sulle società calcistiche, evidenzia come la criminalità negli stadi si sia evoluta nel corso degli anni. Se negli anni '70 e '80 gli stadi erano luoghi di adescamento per estremisti politici, oggi sono diventati covi di delinquenti e spacciatori. L'indagine in corso, infatti, mette in risalto come i club gloriosi e blasonati come Inter e Milan siano finiti nel mirino di gruppi organizzati che cercano di ottenere vantaggi e privilegi attraverso metodi illeciti.

Inzaghi, che ha risposto in modo dettagliato e collaborativo, ha contribuito a delineare un quadro più chiaro delle pressioni subite e dei rapporti con gli ultras.

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