Crollo delle borse asiatiche: Tokyo guida il ribasso

Le borse asiatiche hanno subito un crollo significativo, con Tokyo che ha registrato la peggiore performance dal 1987. Il Nikkei 225 è sceso del 10,01%, mentre l'indice Topix ha perso il 10,49%. Questo calo è stato innescato dai deboli dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che hanno alimentato i timori di una recessione nella prima economia mondiale e aumentato le scommesse su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Il sell-off ha colpito duramente anche altri mercati asiatici. Seul ha registrato una perdita dell'8% con l'indice principale e dell'11% nel settore tecnologico, il più colpito dal crollo. Singapore ha perso il 4% e la borsa di Sidney il 3,7%. Hong Kong ha contenuto le perdite all'1,6%, mentre i mercati cinesi di Shanghai e Shenzhen hanno ceduto meno di un punto percentuale.

Lo yen ha toccato un massimo da sei mesi, con il dollaro in calo a 143,34 yen. Questo movimento è stato influenzato dalle aspettative di tagli più aggressivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Il sell-off ha seguito una giornata di pesanti perdite a Wall Street, dove i titoli tecnologici, tra cui Amazon e Microsoft, hanno subito un contraccolpo a causa dei timori che il rally alimentato dall'intelligenza artificiale possa essere stato esagerato.

In Asia, i giganti tecnologici come Mitsubishi e le società attive nel commercio di materie prime sono stati particolarmente colpiti. La prospettiva di una recessione negli Stati Uniti ha aumentato l'incertezza sui mercati, portando a vendite copiose e a un clima di forte volatilità.

Il crollo delle borse asiatiche evidenzia la fragilità dei mercati globali di fronte a dati economici negativi e alle incertezze sulle politiche monetarie. La situazione richiede un'attenta osservazione degli sviluppi futuri e delle risposte delle principali economie mondiali.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo