Operazione contro la Camorra: scoperto tesoretto da 9 milioni di euro

La Procura di Napoli, guidata dal magistrato Nicola Gratteri, ha effettuato un maxi sequestro da 9 milioni di euro. Questa operazione è stata possibile grazie alle intercettazioni, strumento che Gratteri ha sempre difeso come fondamentale per le indagini.

Durante la rassegna "Dedalo" a Parma, Gratteri ha ribadito l'importanza delle intercettazioni nelle indagini, sostenendo che non rappresentano un costo, ma un ricavo per lo Stato. La conferma è arrivata con il recente sequestro a Napoli.

Tra i soggetti coinvolti nell'operazione spicca il nome di Patrizio Bosti, un boss senza scrupoli, fondatore insieme ai cognati Mallardo e Contini della potente Alleanza di Secondigliano con i Licciardi. Nonostante l'evoluzione della camorra, come sottolineato da Gratteri, emergono ancora vecchi e feroci metodi, come le minacce di morte ai familiari dei pentiti.

Il tesoretto della camorra è stato scoperto in una casa ordinaria, situata tra Agnano e Pozzuoli, in una zona mediamente tranquilla. Questa abitazione su due piani, al civico 62 di via San Gennaro, nascondeva l'anima nera di un pezzo di economia napoletana.

Gratteri ha sottolineato come non esista potere economico o criminale che non si nutra di consenso sociale e popolare, e che non abbia sostegni in pezzi della società civile. Il procuratore ha raccontato la sua esperienza a Napoli, sottolineando l'evoluzione della camorra imprenditoriale e l'importanza di spezzare il patto tra borghesia e camorra.

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