Autonomia differenziata, una riforma controversa

La tensione non si placa all'interno della maggioranza dopo l'approvazione del disegno di legge Calderoli sull'Autonomia differenziata. Nonostante i festeggiamenti della Lega nel Vicentino, con Matteo Salvini che sventola il vessillo della Serenissima sul palco insieme al governatore Luca Zaia, Forza Italia continua a temperare gli entusiasmi.

Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, in un'intervista ha di fatto stroncato la riforma. L'Autonomia differenziata, secondo lui, non è solo un problema tra Nord e Sud. Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, ha sottolineato che la riforma non danneggia solo il Sud, ma tutti gli imprenditori. Ha quindi respinto l'idea di uno Stato arlecchino.

Fontana ha spiegato che anche un imprenditore di Bergamo avrebbe difficoltà se si occupasse di sanità. Questo va oltre la semplice contrapposizione geografica e la dialettica politica.

Corrado Ocone, il 23 giugno 2024, ha sottolineato che la riforma dell'Autonomia è un'opportunità: può far nascere una nuova classe dirigente al Sud. Proprio mentre la Camera dei Deputati approvava la legge sull'autonomia differenziata, lo Svimez ha diffuso dei dati sull'economia meridionale sorprendenti. Dal 2020 al 2023, il Pil del Mezzogiorno d'Italia è cresciuto più di ogni altro Stato o regione d'Europa: del 3,7%, più dell'Italia intera che si è fermata al 3,5% e che comunque è risultata la nazione più virtuosa.

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