Inter e criminalità, nuove intercettazioni scuotono il mondo del calcio

- Le recenti intercettazioni, emerse nell'ambito dell'inchiesta condotta dai pm di Milano Sara Ombra e Paolo Storari, hanno gettato una luce inquietante sui rapporti tra il club nerazzurro e la criminalità organizzata. Secondo quanto riportato, l'Inter, alternando atteggiamenti variabili tra agevolazione colposa e sudditanza, intratterrebbe indirettamente rapporti con la criminalità da stadio, incapace di interrompere in maniera netta tali relazioni.

L'inchiesta, che ha portato all'arresto di 19 vertici delle curve di Inter e Milan, ha rivelato come il direttivo della curva Nord dell'Inter, pur di ottenere più biglietti per la finale di Champions League, abbia cercato di trovare una soluzione facendo ricorso alle 'vecchie glorie'. Tra i nomi emersi dalle intercettazioni figurano quelli di Javier Zanetti, ex capitano e attuale vicepresidente del club, e di Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro.

Le accuse dei pm sono pesanti: il club, incapace di interrompere i rapporti con la criminalità organizzata, avrebbe intrattenuto relazioni indirette con esponenti della malavita per ottenere vantaggi, come la distribuzione di biglietti per le partite. Tra gli altri nomi coinvolti nell'inchiesta spuntano anche quelli di Nicolò Barella e Hakan Çalhanoğlu, attuali giocatori dell'Inter, che avrebbero avuto contatti con esponenti della curva.

La situazione è ulteriormente complicata dalle perquisizioni effettuate nei confronti di personaggi noti del mondo del calcio, come il cognato di Paolo Maldini, e di figure legate alla tifoseria organizzata, come Emis Killa, noto rapper italiano. Le intercettazioni hanno rivelato come questi personaggi avessero rapporti con Luca Lucci, capo della curva del Milan, anch'egli coinvolto nell'inchiesta.

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