Omicidio di Candido Montini, un mistero senza nome

- A Garzeno, piccolo comune in provincia di Como, l'omicidio di Candido Montini, ex vicesindaco e titolare di un negozio, ha scosso profondamente la popolazione. Il corpo di Montini, 76 anni, è stato rinvenuto nella sua abitazione la mattina del 25 settembre dal fornaio del paese, preoccupato per la chiusura inusuale della bottega. La scena che si è presentata agli occhi del fornaio era agghiacciante: il cadavere presentava multiple ferite all'addome e al collo, inflitte con un'arma da taglio, probabilmente un coltello.

L'indagine, condotta dalla procura di Como e coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Bellù, è ancora in corso e al momento non ci sono sospettati né un movente chiaro. La piccola frazione di Catasco di Garzeno osserva sconcertata e in silenzio l'abitazione e il negozio di Montini, chiusi con i sigilli e delimitati dal nastro rosso e bianco. Gli inquirenti stanno esaminando la vita e le relazioni dell'ex vicesindaco per cercare di trovare indizi utili alla risoluzione del caso.

Questa mattina, il medico legale Giovanni Scola ha ricevuto l'incarico di eseguire l'autopsia sul corpo di Montini. L'esame, che sarà svolto a breve, dovrà confermare le prime valutazioni sulle cause della morte e sul numero di lesioni trovate sul corpo, sette in totale, di cui una letale alla gola. La comunità locale, abituata a vivere in un clima di tranquillità e fiducia reciproca, è ora sconvolta da questo evento tragico e inaspettato.

L'omicidio di Candido Montini resta un mistero, e le autorità continuano a lavorare senza sosta per fare luce su questo caso complesso e delicato.

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