Maxi-blitz antidroga a Caivano, 50 arresti e una rete di spaccio h24

- A Caivano, le piazze di spaccio del clan Angelino-Gallo, sgominate ieri con 50 arresti da parte della Dda di Napoli, operavano 24 ore su 24, versando parte dei proventi alla cassa comune gestita dalla moglie del boss. Una macchina organizzata alla perfezione, che prevedeva l'uso nel sistema anche di giovanissimi e talvolta di minorenni. Le vedette, incaricate di avvisare dell'arrivo di polizia e carabinieri o di auto sospette, erano sempre all'erta, mentre i pusher, quasi sempre nascosti dietro porte blindate, svolgevano il loro lavoro con precisione. I capi, raccogliendo i soldi ogni ora per evitare perdite e sequestri, garantivano il funzionamento continuo del sistema.

Nel Parco Verde, la droga veniva venduta con un metodo simile alla "pizza a otto", reso celebre da Sofia Loren nel film "L'Oro di Napoli": i rifornimenti si pagavano dopo una settimana. Questo sistema, che invogliava i clienti, si basava sulla continuità del rapporto tra spacciatori e acquirenti. L'operazione, definita grottesca dal procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha portato all'arresto di numerosi individui coinvolti nel traffico di droga, tra cui un 50enne campano rintracciato nel Fermano e portato in carcere.

Le storie che emergono dai territori dove è stata applicata questa controversa norma sono altrettanto grottesche. Il maxi-blitz antidroga ha coinvolto anche il Fermano, dove è stato arrestato un uomo che viveva in provincia da alcuni anni. I fatti che hanno portato all'arresto riguardano l'area del Napoletano, dove si è concentrata l'operazione.

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