Stellantis e Volkswagen, profit warning e crollo in Borsa

- Milano, 30 settembre – La giornata odierna ha visto un deciso calo per Stellantis, che, dopo il profit warning emesso questa mattina, ha registrato una perdita del 13,8%, portandosi a 12,5 euro intorno alle 13.30. Questo valore è sceso al di sotto del prezzo di debutto in Borsa a gennaio 2021, pari a 12,76 euro, aggravando ulteriormente le perdite del comparto auto, con l'EuroStoxx in calo del 3,8%. Anche Volkswagen ha subito un nuovo profit warning, con una flessione del 4,8%, portandosi a 99,78 euro.

Stellantis ha rivisto al ribasso le stime per il 2024, riducendo il margine Aoi dal 10% al 5,5-7%, mentre il cash flow industriale, precedentemente previsto positivo, è ora atteso negativo tra -5 e -10 miliardi di euro. Questo allarme utili per Stellantis è stato attribuito ai problemi riscontrati nel fondamentale mercato nordamericano, dove l'amministratore delegato Carlos Tavares è stato apertamente contestato dal potente sindacato Uaw per non aver mantenuto le promesse, e al deterioramento delle dinamiche globali del settore.

La situazione di Stellantis è peggiorata ulteriormente, con il titolo che ha ceduto il 15% a 12,36 euro, toccando un nuovo minimo dal 21 luglio 2022. Anche Volkswagen e BMW hanno subito flessioni analoghe, rispettivamente del 2,57% e del 2,64%, con un effetto domino che ha contagiato anche Renault, in calo del 6,27%. Quest'ultima è stata indicata da indiscrezioni di stampa come possibile protagonista di una fusione con Stellantis.

Il settore auto ha quindi zavorrato le borse europee, con Piazza Affari che ha scambiato in netto calo, in linea con gli altri listini continentali, che hanno accusato perdite consistenti. Tra i titoli più colpiti, oltre a Stellantis, si segnalano Aston Martin, Volkswagen, BMW e Renault, con un effetto domino che ha coinvolto anche altri settori, come quello bancario e tecnologico.

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