Pogacar trionfa a Valloire e conquista la maglia gialla nel Tour de France 2024

Tadej Pogacar, il campione sloveno del team Uae Emirates, ha dimostrato ancora una volta il suo talento eccezionale vincendo la quarta tappa del Tour de France 2024. La tappa, che si è svolta da Pinerolo a Valloire per un totale di 139,6 km, ha visto Pogacar staccare tutti i principali rivali sul colle del Galibier con uno scatto negli ultimi chilometri.

Con questa vittoria, Pogacar ha riconquistato la maglia gialla, strappandola al colombiano Richard Carapaz. Alle spalle di Pogacar è arrivato Remco Evenepoel, a 35 secondi di distanza, seguito da Juan Ayuso terzo e Primoz Roglic quarto con lo stesso tempo. Jonas Vingegaard si è piazzato alle spalle di Roglic.

Il team Uae Emirates ha mostrato una prestazione eccezionale al Tour de France 2024, dominando la tappa 4 con un'azione di squadra sorprendente. I corridori hanno lavorato in armonia per lanciare Tadej Pogacar alla vittoria e alla maglia gialla. Il team ha iniziato con un lavoro straordinario sui tratti pianeggianti, mantenendo sotto controllo la fuga del giorno e gestendo le prime rampe della salita finale.

Pogacar ha dimostrato ancora una volta il suo talento eccezionale attaccando nell'ultimo tratto di salita sul Galibier e poi completando una vittoria capolavoro in discesa, staccando i principali avversari (Vingegaard, Evenepoel, Roglic e Rodriguez) e riprendendosi la maglia gialla. La strada verso Nizza è ancora lunga ma Pogacar oggi ha dato un altro segnale di forza.

Che Tadej Pogacar fosse un fenomeno, di quelli che nascono una volta ogni 50 anni, lo sapevamo già da tempo e non solo per un palmares da veterano a 26 anni ancora non compiuti. E se Tadej avesse già vinto il Tour? Occhio, Vingegaard è ancora lì. E Remco... Non so se avete presente Guerre stellari. Salendo verso il Galibier volano navicelle spaziali, cloni, droidi, animali strani, guardie imperiali, ribelli, spade laser. Assistiamo a uno degli attacchi di squadra più feroci e violenti a memoria di suiveur, e poi a un attacco individuale che definiremmo il solito, se non fosse che Pogacar di solito non fa mai niente. Sale sul Galibier, una delle montagne del mito, a una media di 27,1 km orari (contro i 27 netti di Vingegaard e i 26,9 di Evenepoel).

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