Eruzione dell'Etna: le conseguenze sulla città di Catania

L'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, ha dato vita a un'altra spettacolare eruzione il pomeriggio di giovedì 4 luglio. L'eruzione è stata caratterizzata da una serie di esplosioni e colate laviche. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un aumento dell'attività sismica nelle ore precedenti l'eruzione, con numerosi tremori vulcanici che hanno annunciato l'inizio dell'evento.

La città di Catania è stata inevitabilmente interessata da una fitta pioggia di cenere vulcanica, con tutte le conseguenze del caso: strade scivolose, divieti temporanei di circolazione per i mezzi a due ruote e turisti in giro con gli ombrelli. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha comunicato sulla sua pagina Facebook che le operazioni di raccolta della sabbia vulcanica saranno molto più lunghe a causa della quantità e del cambio di codice di smaltimento.

La situazione è costantemente monitorata in contatto con il capo della Protezione civile di Catania, Salvo Cocina, che a sua volta è in rapporto con la Protezione civile nazionale, la prefettura di Messina, il sindaco di Lipari, l’Ingv e le altre componenti del sistema di Protezione civile. La Regione è pronta a chiedere lo stato di emergenza nazionale.

A Catania è nato un gelato che "omaggia" la cenere dell'Etna. Un modo per cercare di vedere il lato positivo di una situazione difficile, trasformando un evento naturale potenzialmente distruttivo in un'opportunità per creare qualcosa di nuovo e unico.

Per saperne di più:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo