Omicidio di Sharon Verzeni: trovati coltelli con tracce di sangue

Le indagini sull'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne barista uccisa a coltellate mentre passeggiava a Terno d'Isola, stanno facendo progressi significativi. Gli inquirenti hanno sequestrato diversi coltelli nella zona dell'aggressione, uno dei quali presenta tracce di sangue che potrebbero appartenere all'assassino.

I carabinieri di Bergamo hanno recuperato diversi coltelli durante le ricerche nei pressi di via Castegnate, dove Sharon è stata aggredita e uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Gli investigatori stanno ora analizzando questi coltelli per determinare se uno di essi sia l'arma del delitto.

Il padre di Sharon, Bruno Verzeni, ha espresso il suo dolore per la perdita della figlia, ma ha anche dichiarato di non provare rancore o desiderio di vendetta. "Quello che è successo alla nostra Sharon è un grande mistero", ha detto. "Non provo alcun sentimento di rancore, odio o vendetta, anche se dovrei essere il papà più arrabbiato del mondo. Il nostro è un dolore molto grande, con un mare di lacrime e fazzoletti consumati, ma mi sento in pace e lo stesso mia moglie".

I coltelli sequestrati sono stati inviati al Ris di Parma per ulteriori analisi. Gli investigatori sperano che le tracce di sangue trovate su uno dei coltelli possano fornire il DNA dell'assassino e portare a una svolta nelle indagini. Tuttavia, al momento non ci sono conferme definitive sull'identità dell'arma del delitto.

Nonostante i progressi nelle indagini, l'omicidio di Sharon Verzeni rimane un mistero. Gli inquirenti continuano a lavorare per fare luce su questo tragico evento e portare giustizia alla giovane donna e alla sua famiglia.

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