Peste suina africana: veterinari e cacciatori in allerta

Recentemente, i veterinari dell'ATS Brianza hanno incontrato i cacciatori presso la Camera di Commercio di Lecco per discutere della peste suina africana (PSA), una malattia virale altamente contagiosa che colpisce suini e cinghiali. Sebbene non siano stati riscontrati focolai nelle province di Lecco e Monza, l'incontro è stato organizzato per preparare il territorio a eventuali emergenze.

Nelle ultime settimane, nuovi focolai di PSA sono stati rilevati nelle aree metropolitane di Milano e nelle province di Pavia, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Questa situazione ha portato le autorità sanitarie a intensificare le misure di sorveglianza e contenimento per prevenire la diffusione del virus.

Il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, ha lanciato un appello al governo nazionale per rafforzare il cordone sanitario su animali e carni provenienti dalle aree infette. L'obiettivo è evitare che il virus si diffonda ulteriormente, soprattutto in Sardegna, dove la situazione epidemiologica è particolarmente preoccupante.

Durante l'incontro, i veterinari hanno fornito informazioni dettagliate ai cacciatori sui rischi associati alla PSA e sulle misure da adottare per prevenire la diffusione del virus. Questo tipo di formazione è essenziale per garantire che tutti gli attori coinvolti siano adeguatamente preparati a gestire eventuali focolai.

La peste suina africana rappresenta una minaccia significativa per l'allevamento suino e la fauna selvatica. È fondamentale che le autorità sanitarie, i veterinari e i cacciatori collaborino strettamente per monitorare la situazione e adottare tutte le misure necessarie per contenere la diffusione del virus.

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