Scontri a Roma, manifestazione pro-Palestina degenera in violenza

- Gli avvenimenti di ieri a Roma hanno messo in luce, ancora una volta, il fallimento delle istituzioni di informazione e istruzione italiane. La manifestazione pro-Palestina, che avrebbe dovuto essere pacifica e volta a rivendicare il diritto di esistere del popolo palestinese, è degenerata in violenza e antisemitismo. Giulia Schiff, ex allieva dell’aeronautica militare che denunciò di essere stata vittima di nonnismo nel 'battesimo del volo' e che, dopo l'aggressione russa all'Ucraina, volò a Kiev per arruolarsi come volontaria nella Legione Internazionale, ha espresso la sua profonda gratitudine agli organi di polizia e alle autorità competenti che hanno operato incessantemente per garantire la sicurezza, nonostante la manifestazione violenta e illegale.

Durante gli scontri, un ragazzo di Monteprandone è stato fermato e attualmente si trova in stato di fermo. Caterina Calia, legale del giovane, ha dichiarato che gli atti verranno portati direttamente in udienza domani, dove il giudice si esprimerà sulla misura cautelare e sulla eventuale richiesta di convalida dell’arresto. Gli scontri, che hanno visto la partecipazione di gruppi di black bloc, hanno suscitato l'ira dei poliziotti, i quali si sono sentiti nuovamente nel mirino di teppisti che non manifestano ma scendono in piazza solo per attaccare le forze dell'ordine.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al capo della polizia, Vittorio Pisani, per manifestargli la propria solidarietà al personale coinvolto negli scontri. Purtroppo, era prevedibile che la manifestazione avrebbe potuto degenerare in violenza, con alcuni individui che ne avrebbero approfittato per dar sfogo alla propria imbecillità. La piazza di ieri, che avrebbe dovuto essere un luogo di protesta pacifica contro le politiche di Netanyahu, si è trasformata in un teatro di scontri e violenze, evidenziando la necessità di un intervento più efficace da parte delle istituzioni per prevenire tali episodi in futuro.

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