Salvini a Pontida, la Santa alleanza dei popoli europei

- Nel tradizionale raduno della Lega a Pontida, Matteo Salvini ha indossato i panni del crociato, circondato da una schiera di sovranisti, tra cui il premier ungherese Viktor Orban. In questa occasione, Salvini ha lanciato la "Santa alleanza dei popoli europei contro l'invasione islamica", un'iniziativa che ha visto la partecipazione di figure di spicco della destra europea, come Marine Le Pen l'anno scorso e quest'anno Orban con i suoi Patrioti di estrema destra. Questo club, che riunisce personaggi anche inquietanti, rappresenta comunque la terza formazione dell'Europarlamento.

Sul «sacro prato» di Pontida, Roberto Vannacci ha fatto letteralmente un bagno di folla. Per oltre un’ora, con le scarpe che affondavano nel fango, ha girato tra gli stand delle regioni, tra selfie e strette di mano. "Generale, assaggi la mozzarella, generale, assaggi la ’nduja", gli dicevano i sostenitori. Vannacci, con il suo mantra "Non lo escludo", ha lasciato intendere che non chiude mai le porte a nuove possibilità, sia per entrare che per uscire o magari ritornare, mantenendo sempre aperta la possibilità di un cambiamento di missione.

La necessità di dirottare la comunicazione dal Palazzo alla sua gente, di prendersi una pausa dall’essere ministro dei treni in tilt e vice premier di un governo alle prese con una legge di bilancio che divide la maggioranza, ha portato Salvini a Pontida. Qui, il pratone sovranista è diventato la tribuna offerta alla destra europea, un palcoscenico dove Salvini ha potuto rilanciare la sua visione politica, cercando di consolidare il suo ruolo di leader tra i sovranisti europei.

In questo contesto, la figura di Vannacci emerge come un elemento di novità e di attrazione per i sostenitori della Lega, che vedono in lui un possibile nuovo protagonista della scena politica.

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