Tensione a Venezia: il palazzo del Comune assaltato dopo l'arresto dell'assessore

Venezia è stata teatro di un pomeriggio di tensione quando un gruppo di attivisti ha occupato la Ca’Farsetti, sede del Consiglio comunale. Questo è avvenuto in seguito all'arresto dell'assessore Renato Boraso e alla notifica di un avviso di garanzia al sindaco Luigi Brugnaro per l’ipotesi di reato di danni alla pubblica amministrazione.

Un centinaio di attivisti di vari comitati cittadini, associazioni studentesche per la salvaguardia di Venezia e semplici abitanti della città si sono radunati nell’androne di ingresso al piano terra di Ca’Farsetti. I dimostranti hanno tentato di salire nell’aula consiliare al piano superiore, affrontando a spinte gli agenti della Polizia municipale sullo scalone di accesso, e poi sono riusciti a raggiungere la sala del Consiglio.

Claudio Vanin, dirigente aziendale trevigiano di 56 anni, ha svolto un ruolo chiave in questa vicenda. Ha deciso di denunciare questa storia di malaffare, presentando una denuncia in procura, un’altra ai politici dell’opposizione, e infine ha reso pubblica la sua storia attraverso il programma televisivo Report.

Flavio Tosi, segretario regionale veneto di Forza Italia e alleato della maggioranza che amministra Venezia, ha dichiarato che Luigi Brugnaro sa qual è la sua posizione. Ha aggiunto che Brugnaro potrebbe non essere a conoscenza delle azioni dell’assessore arrestato, Renato Boraso, che potrebbe aver agito autonomamente.

Il magnate di Singapore, Ching Chiat Kwong, noto per i suoi ambiziosi progetti di investimento a Venezia, è finito nel registro degli indagati della Procura di Venezia. A Kwong viene contestata la somma di 73 mila euro che è stata versata sui conti della società dell’assessore Renato Boraso per l’acquisto di Palazzo Papadopoli.

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