L'Etna erutta di nuovo, ma non è tutto negativo

L'Etna, uno dei vulcani più attivi del mondo, ha avuto un altro evento eruttivo molto intenso alle 4.08 della mattina del 23 luglio, il quarto dall'inizio di luglio. Questi eventi sono noti come parossismi, una particolare attività vulcanica molto intensa e di breve durata.

L'eruzione ha avuto un impatto significativo sulla città di Catania, costringendo alla chiusura temporanea dell'aeroporto locale. La Sac, società che gestisce l'aeroporto di Catania, ha dovuto sospendere tutti i voli in arrivo e in partenza e dirottare il traffico aereo su altri aeroporti. Tuttavia, la situazione è stata gestita in modo efficiente e l'aeroporto è stato riaperto completamente alle 20 dello stesso giorno, dopo la rimozione della cenere finita sulle piste di atterraggio e altre strutture.

Nonostante le sfide logistiche, le eruzioni dell'Etna non sono solo cattive notizie. Secondo il vulcanologo Alessandro Bonaccorso, dell'Osservatorio Etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia (INGV), quest'attività potrebbe essere perfino positiva. Infatti, l'accumulo di lava può portare a nuove scoperte scientifiche e contribuire alla comprensione dei processi geologici.

Dopo la riapertura dell'aeroporto, la Sac ha chiesto la collaborazione di tutte le compagnie aeree e gli attori coinvolti nelle operazioni di scalo per ripristinare tutti i servizi e i regolari collegamenti aerei nel più breve tempo possibile. Questo dimostra l'adattabilità e la resilienza della città di Catania nel gestire gli eventi naturali e minimizzare l'impatto sulle operazioni quotidiane.

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