L'alluvione di Cogne: una notte di coraggio e determinazione

L'alluvione che ha colpito Cogne ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Questa catastrofe naturale, per quanto devastante, ha portato alla luce storie di coraggio e determinazione. Tra queste, spicca quella di Stefano Dayné, un uomo che ha lavorato instancabilmente per tutta la notte per rimuovere sassi e tronchi portati dalla furia delle acque.

La serata di sabato ha visto una devastazione di acqua e fango che ha straripato torrenti, distrutto ponti, passerelle, strade, acquedotti e pali della luce. La Valnontey, che ha cambiato volto, è diventata il simbolo della determinazione della gente del luogo. Nonostante la distruzione, la comunità ha risposto con coraggio e abilità, mettendo in campo ogni risorsa disponibile per affrontare l'emergenza.

Nonostante i danni, i rifugi valdostani non si sono arresi. Il Rifugio Aosta a Bionaz, ad esempio, è stato reso irraggiungibile da una frana, ma il gestore Diego Bosonin non ha perso la speranza. Le immagini della frana sono impressionanti, ma la determinazione di Bosonin è ancora più forte.

Cervinia è stata sommersa da 100 millimetri di pioggia caduti in poche ore. Questa quantità di pioggia ha trasformato il paesaggio, sommergendo edifici e creando montagne di scarponi da sci. Nonostante ciò, la comunità si è attivata per liberare cantine, edifici e vie dal fango.

Questo evento ha dimostrato la forza della comunità di Cogne. Nonostante la devastazione, la gente del luogo ha risposto con coraggio e determinazione, lavorando instancabilmente per ripristinare la normalità. Questa storia è un esempio di come, anche nei momenti più difficili, l'umanità può mostrare la sua forza e resilienza.

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