Lunedì nero per i trasporti in Italia

Oggi, 9 settembre, l'Italia affronta uno sciopero nazionale di otto ore del trasporto pubblico locale. Gli autisti di autobus, tram e metro incrociano le braccia in diverse città, tra cui Milano, Roma, Napoli, Firenze, Bologna e Bari. L'agitazione, organizzata dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, mira a ottenere il rinnovo del contratto degli Autoferrotranvieri e Internavigatori, con richieste di migliori condizioni di lavoro e maggiori investimenti nel sistema di trasporto pubblico.

I sindacati denunciano la mancanza di progressi nelle trattative per il rinnovo del contratto, scaduto da tempo. Le richieste principali riguardano aumenti salariali, miglioramenti delle condizioni di lavoro e maggiori investimenti nel settore. La protesta di oggi è stata organizzata nel rispetto delle fasce di garanzia, con modalità stabilite a livello territoriale. Nella maggior parte dei casi, le agitazioni iniziano alle 8:30 e si concludono alle 16:30, con fasce di garanzia previste prima dell'inizio dell'agitazione e a fine servizio.

Lo sciopero ha un impatto significativo sulle principali città italiane. A Milano, Roma e Napoli, il trasporto pubblico locale è paralizzato, causando disagi per i pendolari e i viaggiatori. Le fasce di garanzia permettono comunque di garantire un minimo di servizio durante le ore di punta, ma la situazione rimane critica. A Firenze, Bologna e Bari, la situazione è simile, con autobus, tram e metro fermi per gran parte della giornata.

I sindacati sperano che lo sciopero di oggi possa portare a un'accelerazione delle trattative per il rinnovo del contratto. Tuttavia, la situazione rimane incerta e le prospettive future dipendono dalla volontà delle parti di trovare un accordo. Nel frattempo, i cittadini devono fare i conti con i disagi causati dalla protesta, cercando soluzioni alternative per i loro spostamenti quotidiani.

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