Trump sceglie Vance come vicepresidente: un nuovo corso per il Partito repubblicano

Donald Trump, candidato alla presidenza degli Stati Uniti, ha annunciato durante la convention del Partito repubblicano a Milwaukee, Wisconsin, di aver scelto il senatore dell'Ohio J. D. Vance come suo candidato vicepresidente.

J.D. Vance, originario dell'Ohio, è noto per le sue critiche passate a Trump, che aveva definito "Hitler d'America". Tuttavia, Vance ha cambiato la sua posizione e si è trasformato in un fervente difensore di Trump. Oggi, Vance rappresenta le principali caratteristiche della nuova generazione di repubblicani: esprime il malessere delle classi lavoratrici dell'America profonda, critica l'establishment di Washington, sostiene la reindustrializzazione del paese, è critico degli aiuti all'Ucraina ma sostiene Israele.

La nomina di Vance come potenziale vice di Trump ha suscitato entusiasmo in una parte di Silicon Valley. Vance ha infatti trasferito la sua società di investimento in Ohio con il supporto di figure di spicco del mondo tech come Peter Thiel, cofondatore di PayPal con Elon Musk, Marc Andreessen, capo del fondo di venture capital più famoso di San Francisco, Eric Schmidt, fondatore di Google, e Scott Dorsey, ex CEO di Salesforce.

Nonostante l'entusiasmo in alcuni settori, la nomina di Vance ha già suscitato polemiche nel Regno Unito. In un video emerso dopo la sua nomina, Vance ha accusato il Labour, da due settimane al potere a Londra con Sir Keir Starmer primo ministro, di voler "rendere il Regno Unito un Paese islamista". Queste dichiarazioni hanno sollevato preoccupazioni sulle future relazioni tra gli Stati Uniti e il Regno Unito.

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