Alluvione a Castelfranco Veneto: disagi e polemiche

Un violento nubifragio ha colpito Castelfranco Veneto nella serata del 25 giugno, causando gravi disagi alla popolazione locale. Le strade si sono trasformate in veri e propri fiumi, con l'acqua che ha raggiunto livelli pericolosamente alti.

Un conducente ha tentato di attraversare un sottopasso allagato, ma l'acqua era molto più alta del previsto. La sua auto è stata quasi completamente sommersa, costringendolo a mettersi in salvo prima che fosse troppo tardi.

I vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire per prosciugare cantine e garage sotterranei allagati. In particolare, in via Baruchello, i cittadini hanno segnalato acqua che continuava a salire, invece che a scendere di livello. Tutto il materiale stipato nelle cantine è da buttare.

Una situazione che ha scatenato polemiche riguarda i residenti che hanno parcheggiato le loro auto in piazza Giorgione perché i loro garage erano allagati. Il giorno dopo, si sono ritrovati con una multa per non aver pagato la sosta. Questa sanzione è stata considerata priva di buon senso da parte di chi l'ha subita.

Castelfranco Veneto è finita sott'acqua per la seconda volta da maggio. I cittadini si chiedono perché non sia stata messa in atto una strategia per evitare che un piccolo torrente, l'Avenale, creasse ancora un simile disastro. Le casse di espansione sul Muson dei Sassi, realizzate dalla Regione fra Loria e Riese Pio X, non sono state aperte. Le casse a monte, ai Prai di Castello di Godego e ad Asolo, realizzate dal Consorzio di bonifica Piave, non sono bastate. Ai cittadini resta la sabbia.

Approfondimenti:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo