Il processo per il crollo del ponte Morandi rischia di allungarsi

Nel sesto anniversario della tragedia del ponte Morandi a Genova, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il timore diffuso per le sorti del processo in corso. "Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità si svolga con l’efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia", ha dichiarato Mattarella.

Sono trascorsi sei anni dal crollo del ponte Morandi, un evento che ha segnato profondamente la vita di molte persone. Il dolore per la perdita delle 43 vittime è ancora vivo nei cuori dei familiari, che continuano a cercare giustizia. Il processo, che vede coinvolti 58 imputati e 324 testimoni, ha già prodotto oltre 16mila pagine di trascrizioni e 170 udienze.

Il processo è caratterizzato da una complessità notevole, con aziende e politici alla sbarra. Le udienze riprenderanno a settembre, con un ritmo di tre a settimana. Nonostante il tempo trascorso, il desiderio di verità e giustizia rimane forte tra i parenti delle vittime e la comunità.

Mattarella ha sottolineato l'importanza di una conclusione rapida ed efficace del processo, affinché le responsabilità siano chiarite e si possa finalmente rendere giustizia alle vittime e ai loro familiari. La comunità di Genova e l'intera nazione attendono con ansia che la verità emerga e che i colpevoli siano puniti.

Per saperne di più:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo