Crisi aeroportuale a Bologna, il sindaco Lepore critica l'aeroporto Marconi e il sindaco di Forlì propone una soluzione

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha recentemente espresso la sua insoddisfazione per le condizioni dell'aeroporto Marconi, definendolo come uno dei peggiori d'Italia. Questa dichiarazione è arrivata dopo il suo ritorno da Parigi e non ha mostrato segni di ritrattazione nemmeno il giorno successivo, quando ha inviato una lettera di protesta ai vertici dello scalo, agli enti regolatori (Enac e Enav) e al viceministro, Galeazzo Bignami.

Lepore ha sottolineato che l'aeroporto Marconi sta causando un danno d'immagine alla città di Bologna. Ha inoltre suggerito la possibilità di fare causa alla società di gestione dell'aeroporto, di cui il Comune e la Città metropolitana sono azionisti con circa il 6%.

L'aeroporto Marconi di Bologna è attualmente al centro di un vero e proprio terremoto dei cieli. Il sindaco Lepore ha evidenziato un problema sottostante che da tempo si cercava di aggirare: il principale scalo della regione sta gestendo un surplus di voli, con conseguenze negative sulla qualità del servizio.

In risposta a questa crisi, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, ha chiesto un tavolo urgente con Bologna, Parma, Rimini e tutti gli enti regolatori. Zattini ha proposto una riorganizzazione del sistema aeroportuale emiliano romagnolo che permetta agli altri scali regionali di contribuire alla gestione del flusso di turisti e viaggiatori in costante aumento. Ha inoltre affermato che l'aeroporto di Forlì è pronto ad alleggerire il carico su Bologna.

La situazione attuale all'aeroporto Marconi di Bologna è critica, con passeggeri sdraiati per terra, voli cancellati, ritardi insostenibili e code interminabili agli imbarchi. La proposta del sindaco di Forlì potrebbe rappresentare una soluzione a questa crisi, ma sarà necessario un coordinamento efficace tra tutti gli enti coinvolti per attuare un piano di riorganizzazione efficace.

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