Iran attacca Israele, oltre 200 missili lanciati

- Nel tardo pomeriggio di oggi, l'Iran ha lanciato oltre 200 missili balistici verso Israele, segnando un'escalation significativa nel conflitto tra i due Paesi. Le sirene di allarme hanno risuonato a Gerusalemme e Tel Aviv, mentre le forze di difesa israeliane (IDF) hanno prontamente attivato il sistema di difesa Iron Dome, riuscendo a intercettare la maggior parte dei missili. Tuttavia, alcuni di essi hanno colpito aree abitate, causando danni materiali e, secondo le prime informazioni, diverse vittime.

L'attacco, definito da molti commentatori come la fine della "pazienza strategica" di Teheran, rappresenta una risposta diretta agli attacchi subiti dall'Iran negli ultimi anni. Le autorità israeliane hanno immediatamente risposto con raid aerei su obiettivi in Libano e Siria, colpendo postazioni di Hezbollah e causando ulteriori vittime. Il gabinetto di guerra di Tel Aviv ha dichiarato che l'operazione di terra in Libano sarà limitata nel tempo e nello spazio, senza l'intenzione di occupare il sud del Paese confinante.

Nel frattempo, a Giaffa, nel sud di Tel Aviv, si è verificata una sparatoria che la polizia israeliana sospetta essere un attacco terroristico. Le forze di sicurezza sono intervenute rapidamente, ma il bilancio delle vittime è ancora incerto. La situazione rimane tesa, con le autorità che invitano la popolazione a seguire con precisione le istruzioni del fronte interno e a rimanere nei rifugi fino a nuovo ordine.

L'attacco iraniano ha avuto ripercussioni immediate anche sui mercati internazionali, con un balzo del prezzo del petrolio. Gli analisti prevedono ulteriori aumenti nei prossimi giorni, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione l'evolversi della situazione. Le tensioni tra Iran e Israele, già alte, rischiano di sfociare in un conflitto più ampio, coinvolgendo anche altri attori regionali e internazionali.

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