Dengue a Fano, situazione sotto controllo, ma attenzione necessaria

- A Fano, il sindaco Luca Sfilippi ha rassicurato la popolazione riguardo ai casi di contagio da febbre Dengue, affermando che la situazione è sotto controllo e che la curva dei casi è in calo. Le azioni messe in campo stanno generando risultati positivi, con una diminuzione significativa dei nuovi contagi. Il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ast, Augusto Liverani, ha confermato che, ad oggi, sono stati accertati 102 casi. Nonostante il numero sembri elevato, la curva dei nuovi contagi è in netta diminuzione.

La Dengue, una malattia infettiva proveniente dal sud-est asiatico, è trasmessa principalmente dalle zanzare del genere Aedes. I sintomi includono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, e in alcuni casi, eruzioni cutanee. La malattia è conosciuta anche come "febbre spaccaossa" a causa dei forti dolori che provoca. Il dottor Gino Gena, responsabile provinciale della Società italiana di medicina generale di Pesaro-Urbino, ha sperimentato personalmente i sintomi della Dengue, sottolineando la gravità della malattia.

Il focolaio di Fano ha aggiornato i numeri del bollettino nazionale dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), portando il totale dei casi in Italia a oltre 550. Nelle Marche, i casi sono passati da 51 a oltre 100, con Bologna che registra già svariati contagi. L'infettivologo Pierluigi Viale, direttore dell'unità operativa malattie infettive all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, ha spiegato che la Dengue può diventare pericolosa se non trattata adeguatamente, soprattutto per le persone con condizioni di salute preesistenti.

Sara Epis, professore associato di parassitologia all'Università degli Studi di Milano, ha sottolineato l'importanza di contenere il virus e le zanzare che lo trasmettono. Le misure messe in atto includono la disinfestazione delle aree colpite e la sensibilizzazione della popolazione sui metodi di prevenzione. Epis ha spiegato che, nonostante la situazione sia seria, i primi segni di miglioramento sono già visibili grazie agli sforzi congiunti delle autorità locali e sanitarie.

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