Inter e Milan, nuove rivelazioni sull'inchiesta ultrà

- Con il passare dei giorni, emergono nuovi e inquietanti dettagli dall'inchiesta che ha colpito i principali esponenti della Curva Nord dell'Inter. Al quadro d'insieme, già grave, si aggiunge un'intercettazione del 19 aprile 2023, in cui i nerazzurri affrontano a San Siro il Benfica, nella gara valida per i quarti di ritorno della Champions League 2023/2024. La partita, sulla carta agevole per la compagine milanese, si rivela molto complicata sul campo, con il risultato finale che reciterà 3-3 e qualificherà i ragazzi di Inzaghi alla semifinale.

Chi è Luraschi, l'uomo delle coreografie della Nord che voleva un "commando per andare in battaglia"? Il punto di ritrovo sarebbe stato praticamente sempre lo stesso: il “Baretto 1957 Milano”, zona San Siro. Qui, secondo gli inquirenti, venivano organizzate le coreografie della curva interista. Un’operazione che richiedeva l'utilizzo di tante persone e soprattutto tanti soldi, visto che una coreografia grande sarebbe costata intorno ai 18mila euro. Intorno alla gestione di striscioni e bandiere, si legge dalle carte, affari di soldi e bagarinaggio.

È notizia di oggi che la Procura di Milano dovrebbe riuscire a inoltrare, dopo una valutazione e una selezione degli atti, alla Procura federale della FIGC alcune carte dell'inchiesta sulle curve di Inter e Milan che ha portato a 19 arresti. Come si legge su CalcioeFinanza.it, già il 30 settembre si era venuti a conoscenza che Giuseppe Chinè, procuratore federale della FIGC, aveva chiesto agli inquirenti milanesi gli atti di indagine non coperti da segreto per verificare eventuali condotte "rilevanti" per l’ordinamento sportivo, da parte delle due società o di loro tesserati.

L’inchiesta che ha smantellato le leadership degli ultrà della Curva Nord interista e della Curva Sud milanista continua ad ampliarsi, mentre parte dei documenti sarà presto inviata alla Procura federale della FIGC.

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